PRIMA RATA DI IMU E TASI 2018

Immancabile come ogni anno si avvicina l’appuntamento con le tasse sulle proprietà immobiliari come, e soprattutto, la casa. Anche quest’anno a pagare la prima rata di Imu e Tasi , la cui scadenza è prevista per il 18 giugno 2018, saranno i proprietari di immobili diversi dall’abitazione principale e di prime case di lusso.

Imu e Tasi prima casa 2018
Non si pagano l’Imu e Tasi sulle case utilizzate dal proprietario come abitazione principale. Si tratta dell’immobile nel quale il proprietario e il suo nucleo familiare vivono abitualmente e risiedono anagraficamente. Se i componenti del nucleo familiare risiedono in case diverse nello stesso Comune, solo una casa avrà l’esenzione, se sono in Comuni diversi, entrambe avranno l’esenzione.

Imu case di lusso
L’esenzione non vale per le case di lusso, che continueranno a pagare l’Imu e la Tasi 2018. Le categorie catastali A1, A8 e A9 (case signorili, ville e castelli) continueranno a pagare l’Imu 2018, ma con un’aliquota agevolata al 4 per mille e una detrazione di 200 euro.

Imu e Tasi seconda casa
La regola generale è che Imu e Tasi, insieme, non possono superare l’aliquota massima del 10,6 per mille. Se il Comune ha applicato l’aliquota IMU massima, allora non si paga la Tasi. Negli altri casi la Tasi sulla seconda casa va sempre pagata.

Imu 2018, esenzioni
La legge prevede specifici casi in cui l’immobile è equiparato ad abitazione principale e pertanto esente dal pagamento. L’Imu non si paga nei casi di:
-unità immobiliari adibite ad abitazione principale di soci assegnatari appartenenti alle cooperative edilizie di proprietà indivise;
-unità immobiliare, non locata, posseduta per proprietà od usufrutto da anziani o disabili ricoverati in istituto, qualora lo stabilisca l’opportuna delibera comunale.

Esenzione pertinenze Imu e Tasi 2018
Esenti dal pagamento della Tasi anche le pertinenze dell’abitazione principale. Vengono considerate pertinenze i box auto (categoria catastale c-6), le tettoie (c-7), locali deposito e cantine (C/2), ma solo una pertinenza per ciascuna categoria catastale.

Aliquota Imu canone concordato
La legge di stabilità 2016 ha previsto agevolazioni per le case date in locazione a canone concordato, che usufruiscono di una riduzione Imu del 25%.

Tasi comodato d’uso gratuito
Riduzione del 50% della base imponibile dell’imposta per i proprietari che concedono in comodato gratuito ai figli un immobile. Sempre e quando si rispettino determinate condizioni.

Tasi inquilini
La Legge di Stabilità prevede l’abolizione della Tasi 2018 anche per gli inquilini (Conduttori) che hanno indicato l’unità immobiliare come abitazione principale. Continueranno a pagarla gli studenti fuori sede o chi si sposta per lavoro senza spostare però la propria residenza. La quota abolita agli inquilini non si sposterà sui proprietari (Locatori) che continueranno a pagare una quota tra il 70 e il 90%.

Tasi coniugi separati
I separati e i divorziati la cui casa coniugale è stata assegnata all’ex da una sentenza di separazione, annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio non dovranno pagare la Tasi. Stop, dunque, alle tasse sulla prima casa per i separati che lasciano l’abitazione all’ex coniuge.

Imu immobili invenduti
Gli immobili invenduti delle imprese costruttrici continueranno a pagare l’Imu con un’aliquota agevola dell’1 per mille.

Imu e Tasi per i residenti all’estero
Anche i cittadini residenti all’estero dovranno pagare l’Imu e la Tasi, ad eccezione dei cittadini che percepiscono una pensione nel Paese di residenza, a condizione che l’immobile posseduto in Italia sia lasciato disponibile.

Imu e Tasi case inagibili e dimore storiche
I proprietari di immobili inagibili, inabitali e dimore storiche hanno diritto ad una riduzione del 50% della base imponibile di Imu e Tasi.

Imu terreni agricoli 2018 e imbullonati
Dal 2017 è entrato in vigore l’esenzione dell’Imu per i terreni agricoli in favore dei coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali (IAP). A partire dal primo gennaio 2016 le imprese hanno potuto escludere i macchinari imbullonati dal calcolo della rendita e quindi dalla base imponibile fiscale per il pagamento dell’Imu.

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